Torino, città dei golosi
Indirizzi noti e meno noti per godersi una delle città più golose d'Italia
E' la città del Salone del Gusto e dei gianduiotti, del primo aperitivo e dei caffè storici, degli agnolotti e del bollito misto. Torino si conferma una sosta di culto per i gourmet che vogliono esplorare la sua doppia anima, tradizionale e innovativa.
Un bicerin negli storici caffè salotto
Tra i primati di cui Torino è orgogliosa c'è quello di città con il maggiore numero di caffè storici in Italia. Sono veri caffè-salotto risplendenti di specchiere, stucchi e dorature come negli anni in cui erano frequentati da intellettuali e patrioti risorgimentali.
Il più antico risale al 1763 ed è Al Bicerin in piazza della Consolata dove ancora oggi la cioccolata è addensata per ore in pentoloni di rame. Da non perdere proprio il "bicerin", una golosa fusione di cioccolato, caffè e fior di latte
Nella piazza gioiello dedicata a San Carlo di questi caffè d'epoca ce ne sono ben due: il San Carlo, classe 1822, e il Torino del 1903. A questi si aggiungono il Mokita e il Neuv Caval d'Brons, entrambi degli anni '50, che hanno ospitato divi e teste coronate.
Un caffè davvero regale
Nella settecentesca Regia Frutteria del Palazzo Reale si può fare una pausa in vero "stile sabaudo" al Caffè Reale, decisamente scenografico per le collezioni di tazze e teiere di casa Savoia racchiuse nelle vetrine che rivestono le pareti.
Cosa ordinare? Un caffè Savoia, naturalmente, arricchito di panna, cacao e un pizzico di cannella e accompagnato dalla classica "bignola" oppure uno zabaione fatto secondo l'originale ricetta settecentesca.
Chi ama l'abbinamento caffè-museo non deve perdersi quello che si affaccia sulla Veranda di Juvarra all'interno del Museo D'Arte Antica di Palazzo Madama.
Dal Vermouth a Eataly
In questo trionfo di caffè e locali bisogna ricordare che Torino si vanta anche di avere inventato l'aperitivo quando nel 1786 Benedetto Carpano nella sua bottega di Piazza Castello ebbe l'idea di aggiungere al vino bianco una miscela di erbe aromatiche e spezie.
E' questa la nascita del Vermouth che divenne ben presto uno dei simboli della città. Ed è proprio nell'ex-stabilimento della Carpano nella zona del Lingotto che sorge Eataly, uno dei centri enogastronomici più grandi del mondo dove è possibile acquistare prodotti selezionati, mangiare, degustare, seguire corsi di cucina, assistere a conferenze sul tema del gusto, acquistare libri e molto altro ancora.
Al suo interno è da provare il ristorante Guido per Eataly-Casa Vicina che propone una rivisitazione in chiave moderna dei piatti del territorio
Aristocratica o proletaria ma pur sempre golosa
In tema di gastronomia classica di Torino punta su ricette dal sapore antico dove la tradizione aristocratica incontra quella più povera.
Il fritto misto piemontese, ad esempio, mescola dolce e salato perché è a base di cervella, animella, fegato, fesa di vitello, semolino dolce e amaretti, la fonduta con i tartufi, la bagna cauda (cardi da intingere in una salsa calda a base di acciughe), gli agnolotti ripieni di carni diverse e conditi con sugo di arrosto, il bollito misto servito con varie salse come il bagnetto rosso, il bagnetto verde e la cugna, il bonet ovvero il dolce dei giorni di festa a base di amaretti e cioccolato.
I migliori ristoranti di Torino
Inutile dire che la città offre un'ampia scelta a chi vuole concedersi un momento da gourmet. Ecco le nostre proposte:
- Ristorante del Cambio, piazza Carignano 2. Un santuario del gusto da 250 anni, celebrato per la raffinatezza del servizio negli ambienti storici dove anche Cavour amava farsi un bel pranzo.
- Dal Saletta, via Belfiore 37. Mobili in legno e tovaglie a quadretti per una trattoria dove mangiare "come una volta".
- Magorabin, corso San Maurizio 61. Cucina di tradizione alleggerita e innovata in modo interessante da contaminazioni mediterranee. E in più un'ottima cantina.
- Combal Zero, in Piazza Mafalda di Savoia a Rivoli. All'interno del Museo di Arte Contemporanea: ristorante dal carattere moderno e sperimentale che promette agli ospiti non semplicemente un pasto ma un'esperienza totale difficile da dimenticare.
La vocazione del cioccolato
Per finire con una nota dolce Torino si conferma una città dei golosi anche per la sua predilezione verso il cioccolato. Per capirlo basta fare un salto al laboratorio di Guido Gobino in via Cagliari 15/b o alla sua bottega di via Lagrange 1. Si parte con i classici gianduiotti, ma poi smettere è difficle.