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I sandali capresi

L'eleganza rasoterra che tanto piaceva a Jackie

I sandali capresi

I sandali capresi di solito sono abbinati al nome di Jackie Kennedy che li adorava. In realtà furono una scoperta di Diana Vreeland, la mitica direttrice di Vogue America che rimase folgorata da una pittura murale a Pompei che raffigurante una schiava con un paio di sandali infradito ai piedi. Nel corso del suo viaggio in Campania la Vreeland arrivò a Capri e scoprì che sull'isola c'erano artigiani in grado di realizzare a mano proprio quei sandali. E lei li decretò un must dell'eleganza.

Amedeo Canfora e la sua bottega di sandali fatti a mano

Dopo la seconda guerra mondiale Capri ricominciò a essere visitata da scrittori, teste coronate e personaggi del bel mondo desiderosi di ricominciare a godersi la vita. Gli alberghi erano ancora pochi e l'isola viveva di pesca e artigianato. Amedeo Canfora era uno di quegli artigiani dalle mani d'oro e la testa piena di sogni e nel 1946 aprì una piccola bottega di fronte allo storico Hotel Quisisana dove vendere i suoi sandali fatti a mano.

Grace Kelly e le altre: come nasce un mito

I sandali che Amedeo Canfora confezionava dietro il suo banchetto avevano qualcosa di speciale e ben presto si diffuse la voce che erano i migliori dell'isola. Nel frattempo Capri si era trasformata nella meta di vacanza ideale per il jet set internazionale perché rappresentava un concentrato di ciò che di più bello si trovava in Italia: natura, arte e quel lifestyle unico che verrà chiamato "Dolcevita". Qui arrivarono Grace Kelly, Soraya, Maria Callas e non mancavano di "passare da Canfora" per ordinare un paio dei suoi magnifici sandali.

Jackie e lo shopping a mezzanotte

Il Sig. Amedeo era estremamente discreto riguardo alla sua clientela vip ma quando Jackie Kennedy in Onassis si fece aprire il negozio a mezzanotte per scegliere con calma i propri sandali la notizia fece il giro del mondo.

Per lei Canfora creò il modello K particolarmente semplice ed elegante, fatto solo da un triangolo di anelli intrecciati.

Jackie O' è stata una delle più grandi icone di stile del XX secolo e non sbagliava mai un colpo. Comprese subito che all'atmosfera di eleganza rilassata che circondava l'isola doveva corrispondere un look fresco e disinvolto. Niente tacchi alti, quindi, che avrebbero impedito di camminare liberamente per le stradine capresi, ma piuttosto pantaloni alla pescatora, maglie a righe bianche e blu e gli immancabili sandali bassi che rendevano però il piede snello e flessuoso.

Tre generazioni di artigiani dalle mani d'oro

Dopo più di 60 anni la bottega di Amedeo Canfora è ancora lì in '''Via Camerelle''' che nel frattempo si è trasformata nella strada più fashion di Capri. La famiglia Canfora è arrivata alla terza generazione che continua a proporre i propri sandali artigianali fatti con la stessa cura e passione che caratterizzavano il lavoro di Amedeo. I sandali di Canfora sono diventati uno dei simboli dell'isola e ancora oggi vengono completamente realizzati in questa bottega-laboratorio utilizzando solo prodotti italiani al 100%.
Per riconoscere i sandali Canfora doc c'è un piccolo segreto: basta voltarli e guardare la suola che è cucita e non incollata tanto che i fili della cucitura si vedono anche nella parte inferiore. A questo punto basta scegliere tra i numerosi modelli più lineari o decorati con pietre e cristalli Swarovski. E la scelta non è per niente facile.

Canfora
via Camerelle 3 Capri (NA)
Tel: +39 081 837 0487
www.canfora.com

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